Bruxelles condanna il comportamento della Turchia nel mar Egeo

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La collisione tra una nave turca e la guardia costiera greca ha riacceso le tensioni tra Grecia e Turchia circa il possesso di alcune isole disabitate

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Sale la tensione nel mar Egeo a seguito di una collisione avvenuta martedi tra una nave turca e la guardia costiera greca al largo di alcuni isolotti contestati tra i due paesi. Ankara nega ogni responsabilità e afferma di aver avvertito Atene circa le "manovre pericolose"intraprese in mare dalle forze marittime greche.

"Recentemente le tensioni hanno hanno portato a delle violazioni, iniziate sulle rocce di Kardak, a cui abbiamo dato una risposta" ha affermato mercoledi il primo ministro turco. "Abbiamo concordato con la Grecia di allentare le tensioni e mantenere aperta la linea di comunicazione attraverso canali politici e diplomatici".

Molti i punti di attrito tra Grecia e Turchia, primo tra tutti la questione cipriota e la sovranità dello spazio aereo.

"La Grecia è un paese che, sebbene sia stato più volte attaccato dalla Turchia, sostiene la sua adesione all'UE", ha ribattuto Panos Kammenos, ministro della difesa greco. Ma la Grecia è anche un paese che deve difendere la sua integrità territoriale e le frontiere dell'Europa".

Le tensioni tra i due Paesi rappresentano uno dei tanti ostacoli al processo di adesione della Turchia all'Unione europea. Mercoledì il presidente della Commissione Europea ha condannato il comportamento di Ankara, già ripresa da Bruxelles dopo che lunedì la marina turca aveva impedito a una nave italiana di raggiungere una zona di perforazione per l'estrazione di gas al largo della coste cipriote.

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