Botte tra migranti a Calais: venti feriti

Venti feriti, tra cui quattro tra la vita e la morte, per i violenti scontri tra migranti afgani e africani scoppiati giovedì in diverse zone di Calais, nel nord della Francia. Un "grado di violenza mai conosciuto, secondo il Ministro degli Interni Gèrard Collomb.
A quanto si apprende un afghano di 37 anni, presunto autore degli spari, è attualmente ricercato.
Il ministro Collomb, che si è recato sulla scena di una delle risse, ha detto che la situazione è grave e indirettamente mette a repentaglio la politica di accoglienza della Germania:
Dice Collomb: "Diciamo che abbiamo raggiunto un grado di violenza che non è mai stato conosciuto, quindi sì, la situazione a Calais è seria... In Germania, abbiamo 300.000 persone che in tre anni sono stati respinte e che sono arrivati qui. Ciò significa che se non avremo una legislazione adeguata, non saremo in grado di risolvere il problema".
Sono stati gli scontri più gravi dal 1 luglio 2017, quando i combattimenti inter-etnici hanno provocato 16 feriti. Un anno prima, il 26 giugno 2016, altri scontri e altri feriti. L'ultima rissa tra i migranti che hanno provocato ferite da arma da fuoco risale al 25 novembre 2017, durante una sparatoria tra due gruppi di afgani, un possibile regolamento di conti tra contrabbandieri. Cinque di loro erano rimasti feriti. )
Secondo l'associazione Auberge des migrants, è la politica del governo-Macron che non vuole sistemare i migranti a Calais che crea queste tensioni insopportabili. Secondo le associazioni sono circa 800 i migranti che vogliono trasferirsi nel Regno Unito e attualmente vivono a Calais.
Secondo la prefettura i migranti in attesa sono 550-600.