Colpo di scena al Porto di Genova: gli agenti di Polizia di Frontiera hanno sorpreso un cittadino marocchino pronto a salpare con una nave per Tangeri con un furgone pieno di...soldi. L'uomo non parla e non spiega. Ma quel denaro, forse, sarebbe servito all'Isis e ad altre organizzazioni criminali.
Un furgone grigio immatricolato a Treviso, carico di soldi, è stato fermato sabato sera a ponte Caracciolo, al porto di Genova, poco prima che il proprietario del mezzo si imbarcasse sulla nave per Tangeri, in Marocco.
In seguito ad una segnalazione, gli uomini della Polizia di Frontiera hanno trovato all'interno del furgone, ben nascosti tra tubi, intercapedini e fondi, 500mila euro in contanti (in mazzette da 50 e 100 euro), computer, tablet e telefoni cellulari.
L'uomo, un cittadino marocchino di 47 anni, proveniente da Milano, si trova ora in carcere a Genova, al momento accusato di riciclaggio. Non parla e non spiega.
Ma gli inquirenti stanno indagando sulla reale destinazione del denaro sequestrato: tra le ipotesi, quella che servisse a finanziare organizzazioni legate agli estremisti islamici o a gruppi terroristici del Nord Africa.