Manhattan: "L'attentato su istruzioni dell'ISIS"

Manhattan: "L'attentato su istruzioni dell'ISIS"
Di Euronews

La polizia di New York: "Sul luogo dell'attacco un testo jihadista con le indicazioni operative"

Meticolosamente preparato per settimane e perpretrato in nome dell’ISIS. Le prime indagini cominciano a restituire retroscena e contorni dell’attacco di Sayfullo Saipov, l’uomo di origine uzbeka che martedì a New York si è lanciato sui passanti con il suo furgone, uccidendo otto persone e ferendone un’altra decina.


Qui il video integrale della conferenza stampa congiunta di FBI, polizia di New York, sindaco Bill Di Blasio e governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo

“Sui luoghi dell’attacco le istruzioni dell’ISIL


A condurre alla pista islamista – spiegano dalla polizia newyorchese – soprattutto un testo in arabo a firma del sedicente Stato Islamico, rinvenuto sui luoghi dell’attacco. “Lo ha condotto in nome dell’ISIL, seguendo praticamente alla lettera le indicazioni che gli erano state fornite” ha detto il numero due John Miller, poi aggiungendo che all’interno e nei dintorni del veicolo utilizzato sono stati trovati anche diversi coltelli, una pistola a piombini e una da paint-ball.

L’attentatore entrato regolarmente negli Stati Uniti. L’ira di Trump: “Voglio una migrazione basata sul merito”


L’attentatore è poi stato ferito da un agente, dopo aver concluso la sua folle corsa contro uno scuolabus. Ad attirare strali – e cinguettii – di Trump, soprattutto il fatto che fosse entrato regolarmente negli Stati Uniti, grazie a un programma che opera una prima scrematura su base casuale. “Sui migranti dobbiamo essere molto più furbi e più duri – ha twittato Trump, prendendosela con Chuck Schumer, oggi leader della minoranza democratica al Senato e allora tra i firmatari del progetto -. Voglio un accesso basato sul merito”.

Il governatore Cuomo: “Tweet fuori luogo. Non è il momento di fomentare odio e divisioni”


“Tweet fuori luogo – la replica del governatore democratico dello Stato di New York, Andrew Cuomo -. Non è questo il momento di fomentare odio e divisioni, né di esasperare gli animi”. Del tutto indisturbato dai commenti di Cuomo, Trump ha poi ulteriormente alzato il tiro, indicando come possibile minaccia anche i familiari dell’attentatore e dicendo che non esiterebbe a inviarlo a Guantanamo.

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