Tajani a Londra: indietro i soldi

Tajani a Londra: indietro i soldi
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Londra dovrebbe versare alle casse comunitarie 50,60 miliardi di euro, la conferma di queste cifre che finora giravano solo ufficiosamente è stato fatto dallo stesso presidente del parlamento europeo Antonio Tajani

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La brexit sembra in stallo sia a Londra che a Bruxelles.

Alla vigilia del summit europeo che si apre questo giovedì, alla Camera dei Comuni, la premier britannica Theresa May ha ribadito la sua distanza rispetto all’opposizione interna:

“Dobbiamo essere pronti a tutto anche allo scenario che preveda un non accordo: perché un accordo a tutti i costi non sarà indolore né per i nostri lavoratori né per la nostra economia”.

Londra accusa Bruxelles di mettere fretta ai negoziati con il solo scopo di ottenere una fattura britannica più onerosa; accuse respinte al mittente dal Michel Barnier, il capo negoziatore brexit per l’Unione europea.
Londra stando ai calcoli comunitari dovrebbe versare alle casse comunitarie 50,60 miliardi di euro, la conferma di queste cifre che finora giravano solo ufficiosamente è stato fatto dallo stesso presidente del parlamento europeo Antonio Tajani che ha ribadito:

Dobbiamo essere chiari; dobbiamo mettere i quattrini sul tavolo, vogliamo indietro i soldi, come disse la Thatcher una quarantina d’anni fa è importante per noi”.

Malgrado i negoziati, quelli non pubblici, le aperture di May ai leader europei, molti sostengono che Londra non abbia ancora chiaro cosa possa ottenere e volere dalla Brexit.

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