Judo: Grand Prix di Tashkent, Matniyazova profeta in patria

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Di Euronews
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Seconda giornata di combattimenti al Grand Prix di Tashkent, dove non sono mancate le emozioni.

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Seconda giornata di combattimenti al Grand Prix di Tashkent, dove non sono mancate le emozioni. La woman of the day è Gulnoza Matniyazova. L’uzbeca ha fatto letteralmente impazzire il pubblico di casa conquistando la medaglia d’oro nella categoria 70 kg, esattamente come dodici mesi fa. Matniyazova ha battuto per strangolamento in finale la vera sorpresa di giornata, la danese Emilie Sook, che, nonostante l’ippon subito, ha ottenuto una medaglia storica per la nazionale nordica, dopo aver superato in semifinale la numero uno del seeding, la slovena Anka Pogačnik. “Per prima cosa, sono molto contenta di aver vinto – ha detto Matniyazova -. Ho lavorato molto duramente e mi sono allenata davvero tanto per questo risultato. Voglio ringraziare i miei allenatori per quello che mi hanno insegnato e per avermi spinto a lavorare cosi’ intensamente. E’ grazie a loro se adesso sono qui”.

Day 2 report from #JudoUZB2017 -> https://t.co/VZmnJt3OySpic.twitter.com/jMCaQm0hNK

— Int. Judo Federation (@IntJudoFed) 7 ottobre 2017

Il nostro man of the day è Sagi Muki, che ha conquistato la sua prima vittoria nella nuova categoria di peso. L’israeliano, campione europeo dei 73 kg appena due anni fa, ha recentemente deciso di passare agli 81 kg, dove fino ad oggi aveva ottenuto solamente un settimo posto all’European Open di Bucarest. Questa volta, Muki ha conquistato il gradino più alto del podio al termine di una finale risolta con un waza-ari al golden score ai danni del mongolo Dagvasuren Nyamsuren, testa di serie numero uno del torneo e grande favorito alla vigilia. A 25 anni, il futuro di Muki è roseo anche nella nuova categoria di peso, soprattutto in vista di Tokyo 2020: “La finale è stata davvero molto lunga e faticosa, cosi’ come il golden score – ha detto l’israeliano -. Eravamo entrambi stanchi, ho scelto il momento giusto per attaccare ed è andata bene. E’ stato un avversario molto forte, lo sono tutti in questa categoria, in cui ho bisogno di fare esperienza. Oggi sono felice, tutto è andato per il verso giusto”.

Kathrin Unterwurzacher non ha deluso le attese della vigilia. Numero tre del ranking mondiale della categoria 63 kg, l’austriaca ha impiegato meno di due minuti per sconfiggere in finale per ippon la statunitense Hannah Martin. Unterwurzacher conquista cosi’ la seconda vittoria stagionale in un Grand Prix dopo quella di Antalya e riscatta un Mondiale deludente. Grande delusione per i tifosi di casa nella finale della categoria 73 kg, dove l’uzbeko Giyosjon Boboev.è stato battuto per ippon da Zhansay Smagulov. Grazie a un sensazionale attacco, il kazako è riuscito a conquistare una vittoria nel World Tour che gli mancava da ben due anni. Terminiamo con il move of the day, una perfetta esecuzione di Uchi Mata da parte dell’azero Fagan Guluzada. Un bell’esempio da mostrare nelle scuole di judo.

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