E anche la Russia, aggiunge l'ex Segretario generale della NATO Rasmussen
La Cina rifiuta di assumere da sola la responsabilità della soluzione della crisi coreana e chiede alla comunità internazionale di fare di più, gli Stati Uniti insistono: spetta a Pechino fare le mosse essenziali. Sulla questione della minaccia missilistica da parte di Pyongyang l’unanimità ottenuta in sede ONU sembra già screpolarsi.
Al 14° Meeting di Yalta per la strategia europea , l’ex Segretario di stato americano John Kerry ha detto in esclusiva a Euronews:
Gli Stati Uniti continuano a impegnarsi con forza nel progetto di denuclearizzare la Corea del Nord. Concordo con la politica di Trump che consiste a chiedere alla Cina di fare di più, perché la Cina può fare di più.
E anche la Russia , aggiunge l’ex Segretario generale della NATO Anders Fogh Rasmussen, mentre Mosca definisce retorica aggressiva quanto detto da Washington:
Entrambe, Cina e Russia devono capire che se non fanno nulla, se l’escalation continua e la situazione precipita, ci sarà una maggiore presenza militare americana nell’area. E quindi è anche nel loro interesse adoperarsi per fare pressione su Kim Jong-un.
La Casa bianca ripete che l’ozione bellica resta in ballo e chiede l’apertura di una fase nuova, in cui alle parole facciano seguito i fatti.