La scrittrice turca Asli Erdogan non potrà ritirare un premio assegnatole in
Germania perché le autorità continuano a negarle la restituzione
del passaporto e questo anche se un un tribunale di Istanbul aveva
revocato il suo divieto di espatrio a giugno.
A denunciarlo la stessa autrice, ormai uno dei simboli
del pugno duro di Ankara contro gli intellettuali dopo il golpe
fallito la scorsa estate.
In carcere per 136 giorni con l’accusa di propaganda terroristica perché collaboratrice del
quotidiano curdo Ozgur Gundem, la scrittrice era stata rilasciata alla vigilia di
Capodanno.
Resta comunque sotto processo.
“Il tribunale ha solo risposto che si occuperà della vicenda nella prossima udienza
del 31 ottobre”, ha commentato Erdogan, che il 22 settembre
dovrebbe ricevere nella città tedesca di Osnabruck il
premio Erich Maria Remarque, assegnato agli scrittori impegnati
per la pace.
Finora, sono almeno 5 i premi internazionali che l’autrice,
tradotta in 17 lingue, non ha potuto ricevere per
l’impossibilità di recarsi all’estero. La stessa Erdogan ha
annunciato che le è stata assegnata dalla Francia la Legione
d’Onore, che per rischia di non poter ricevere di
persona. (Ansa)