La polizia ha licenza di uccidere chi si oppone all’arresto: questo l’ordine impartito dal presidente filippino alle forze di polizia, dopo l’ondata di proteste nel Paese seguita all’uccisione di un minorenne da tre agenti in un’operazione anti droga. “Nell’esercizio delle proprie funzioni i poliziotti hanno la facoltà di uccidere tutti gli idioti che fanno resistenza all’arresto in modo violento mettendo a rischio con il loro comortamento la vita degli agenti”, ha detto Duterte a Manila ricordando alle forze dell’ordine di rispettare le leggi dello stato di diritto che vietano qualsiasi altra forma di uccisione extragiudiziale”. Ong e società civile accusano Duterte di “incitare alla violenza e di distruggere lo Stato di diritto”, una “situazione non accettabile”. Lo scorso 16 agosto l’uccisione di un minorenne da tre agenti ha suscitato indignazione e proteste nel paese e a livello internazionale. I tre poliziotti hanno raccontato di aver sparao per per auto-difesa ma sono stati smentiti dalle telecamere di videosorveglianza. Amnesty International parla di diffuse violazioni dei diritti e crimini contro l’umanità.
Filippine, Duterte: "Gli agenti possono uccidere"
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Di Euronews
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