Bruxelles pronta ad attivare immediatamente la procedura che priverebbe la Polonia del suo diritto di voto

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La Commissione Europea dà alla Polonia un mese per risolvere la controversia sulla riforma giudiziaria, altrimenti priverebbe il Paese del diritto di voto all’interno del Consiglio Ue. E’ il vice Presidente Frans Timmermans ad annunciarlo: “La Commissione chiede alle autorità polacche di risolvere tutti i problemi identificati entro un mese. La raccomandazione varata dalla Commissione chiede alle autorità polacche di non prendere alcuna misura per cacciare o forzare il ritiro dei giudici della Corte Suprema. Se venissero prese delle misure di questo tipo, la Commissione è pronta ad attivare immediatamente l’art. 7’‘.

Non si è fatta attendere la risposta di Varsavia che, attraverso il portavoce del governo, ha fatto sapere di non accettare alcun ricatto da parte dei funzionari europei.

La riforma della giustizia, già approvata dal Senato polacco, introduce il controllo dell’esecutivo sulla nomina dei giudici della Corte suprema. Una riforma che ha scatenato l’ira dei cittadini, scesi in piazza per manifestare da diverse settimane.

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