La famiglia Warmbier ha annunciato la morte del figlio, Otto Warmbier, studente americano di 22 anni rimpatriato il 13 giugno dopo aver trascorso 17 mesi nelle carceri della Corea del Nord dove era stato arrestato a gennaio 2016. Il giovane era in stato di coma ed è deceduto all’ospedale di Cincinnati. Il padre aveva rilasciato alcune dichiarazioni due giorni dopo l’arrivo del figlio.
“Le terribili torture subite da nostro figlio da parte del regime nordcoreano non lasciavano margine per nessun altro esito” ha scritto la famiglia in un comunicato che è un atto d’accusa al regime di Pyongyang.
Il Presidente statunitense Donald Trump ha così commentato la notizia del decesso: “Otto Warmbier è appena morto. Ha passato un anno e mezzo in Corea del Nord. Gli sono successe un sacco di brutte cose ma per lo meno alla fine l’abbiamo a portato a casa dai suoi genitori, dove…sono stati così contenti di vederlo anche se era in pessime condizioni. Ma è appena morto, poco fa. È un regime brutale e saremo in grado di gestirlo”.
Secondo i medici che lo hanno seguito, Warmbier era in stato di coma almeno da aprile dell’anno scorso. Le cause del trauma originario restano oscure. La cartella clinica fornita dalle autorità nordcoreane parlavano di un trauma cerebrale causato dal virus del botulismo e da pillole sonnifere. Una diagnosi non confermata dai medici statunitensi. Warmbier era stato condannato a 15 anni di prigione, accusato di aver rubato un poster di propaganda.
Melania and I offer our deepest condolences to the family of Otto Warmbier. Full statement: https://t.co/8kmcA6YtFDpic.twitter.com/EhrP4BiJeB
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) June 19, 2017