L'Arabia Saudita accusa Doha di sostenere il terrorismo internazionale di matrice islamica
Con l’accusa di sostegno al terrorismo internazionale di matrice islamica, l’Arabia Saudita ha messo al bando il Qatar. Bahrein, Emirati Arabi Uniti e il governo yemenita in esilio, alleati di Riyad, hanno rotto le relazioni diplomatiche con il piccolo emirato, facendo precipitare il Consiglio di Cooperazione del Golfo/ nella più grande crisi mai vissuta dal 1981, anno della sua fondazione. Lo stesso hanno fatto Egitto e Maldive.
Per il Qatar la decisione alla base della rottura delle relazioni diplomatiche e delle sanzioni economiche non hanno fondamento ma solo l’obiettivo di porre lo Stato sotto tutela, violandone la sovranità e soffocandone l’economia. Chiuse le frontiere terrestri e marittime, interdetto il sorvolo e introdotte restrizioni per gli spostamenti delle persone. Attraverso il proprio sito web, la compagnia di bandiera Qatar Airways ha deciso di sospendere tutti i voli verso l’Arabia Saudita, in risposta alla decisione di Riyad. Solo il 15 maggio scorso era stata inaugurata la nona destinazione verso il Regno saudita, prevedendo tre voli settimanali a Yanbu, che sarebbero poi aumentati a partire dal 23 giugno prossimo.
Il Cairo intanto ha dato 48 ore di tempo all’ambasciatore qatariota per lasciare il Paese.
Le reazioni a livello internazionale non si sono fatte attendere:
“Siamo interessati – ha detto il ministro degli Esteri russo Lavrov- a mantenere relazioni amichevoli con tutti, specialmente in una regione dove la priorità è la concentrazione di tutti gli sforzi per sconfiggere una minaccia comune, la minaccia del terrorismo internazionale”.
Gli Stati Uniti, dal canto loro, hanno invitato i Paesi del Golfo a rimanere uniti. In Qatar Washington ha a disposizione una base aerea dove sono di stanza circa diecimila soldati statunitensi e da dove abitualmente partono i raid aerei contro le roccaforti in Siria e in Iraq del sedicente Stato Islamico.
Questa crisi dipolmatica interviene a due settimane dalla visita del presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Arabia Saudita. Durante gli incontri ufficiali a Riyad il capo della Casa Bianca aveva parlato di una guerra tra il Bene e il Male. Dove per ‘il Male’ intendeva l’Iran sciita, considerato come l’incarnazione di tutti i mali possibili. Il Qatar è accusato di sostenere Al Qaeda, l’ISIL ma anche i gruppi, spalleggiati da Teheran, attivi nella provincia di Qatif, nell’est del regno saudita, e in Bahrein (dal 2011 alla prese con disordini).
L’Arabia Saudita sunnita e l’Iran sciita hanno rotto le relazioni diplomatiche nel gennaio 2016.