Migliaia di persone sono scese in piazza in diverse città degli Stati Uniti per chiedere al presidente Donald Trump di rendere pubblica la sua dichiarazione dei…
Migliaia di persone sono scese in piazza in diverse città degli Stati Uniti per chiedere al presidente Donald Trump di rendere pubblica la sua dichiarazione dei
redditi.
La Tax March, promossa nel Tax Day, che negli Usa è la scadenza per il versamento delle imposte sul reddito, oltre che a New York, Chicago e Washington si è svolta in altre 140 città.
“Oggi, in tutti gli Stati Uniti, ci togliamo i guanti e diciamo che è ora di finirla con questo strappo fiscale”.
Per legge il presidente statunitense non ha l’obbligo di rendere noti i propri guadagni. Tuttavia Donald Trump è il primo inquilino della Casa Bianca a non farlo da quaranta anni a questa parte.
Solo le indiscrezioni giornalistiche danno qualche numero: nel 2005 il tycoon avrebbe versato 38 milioni di dollari di imposte su un reddito dichiarato di oltre 150 milioni.
In generale le manifestazioni della Tax March si sono svolte senza incidenti, eccetto che a Berkeley, in California, dove gruppi di manifestanti hanno finito per scontrarsi con la polizia, che ha fatto ricorso a cariche e a gas lacrimogeni.