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Presidenziali francesi: successo per il primo dibattito tv fra 5 candidati

Presidenziali francesi: successo per il primo dibattito tv fra 5 candidati
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Di Euronews
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Quasi 10 milioni di telespettatori lunedì sera hanno seguito il dibattito televisivo fra i cinque maggiori candidati alle presidenziali francesi

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Non era mai stato fatto prima, ed è stato un successo: quasi dieci milioni di telespettatori lunedì sera hanno seguito il dibattito televisivo fra i cinque maggiori candidati alle presidenziali francesi. Più di tre ore di scambi fra Marine Le Pen, François Fillon, Benoît Hamon, Emmanuel Macron e Jean-Luc Mélenchon. Questi ultimi sono i due che sono risultati più convincenti secondo i sondaggi. Mélenchon in particolare per la battuta con cui ha fatto riferimento ai guai

giudiziari dei suoi rivali – “Ammiro il suo pudore da gazzella, quando dice: la campagna è stata inquinata dai problemi di alcuni di voi. Scusate, ma io non c’entro, e tengo a precisarlo. Qui ci sono solo due persone coinvolte, il signor Fillon e la signora Le Pen, noi tre non abbiamo niente a che fare con tutto questo” – e per l’energia con cui ha attaccato Le Pen: “Mettere un limite ai clandestini? E come li contate? Potete inventare quote, ticket, tutto quel che volete, c‘è sempre qualcuno che passa, e allora che cosa ne fate? Lo buttate in mare?”

Anche Macron è stato apprezzato per come si è difeso di fronte a Le Pen, quando la leader del Front National l’ha attaccato su un tema molto sensibile: la laicità.

Marine Le Pen: “Qualche anno fa, non c’erano burkini sulle spiagge… so che lei è a favore, signor Macron”.
Emmanuel Macron: “No, per favore, signora Le Pen, non posso lasciarla parlare, non ho bisogno di un ventriloquo. Le assicuro che va tutto bene. Quando ho qualcosa da dire è mia abitudine dirlo chiaramente”.

Il leader di En Marche ! però è apparso ondivago… né di destra né di sinistra, come dice lui. Fra i suoi commenti: “Sono d’accordo con l’osservazione fatta da Jean-Luc Mélenchon” e “Condivido quello che ha detto François Fillon”.

Gli attacchi arrivano da tutte le parti, soprattutto da Le Pen: “Sa, signor Macron, lei ha un talento incredibile, è riuscito a parlare per sette minuti senza che io sia in grado di riassumere il suo pensiero, perché non ha detto nulla! È il vuoto siderale!”

Fillon, che stranamente non è stato attaccato dagli avversari sulle sue vicende giudiziarie, è rimasto discreto, concentrando l’offensiva su Macron e Le Pen. “Il vero serial killer del potere d’acquisto dei francesi – ha detto fra l’altro – è la signora Le Pen con l’uscita dall’euro e il ritorno del franco”. E lei: “Signor Fillon, lei vuol far paura, è una tecnica che è già stata usata prima della Brexit o dell’elezione di Donald Trump”.

Il più calmo di tutti è apparso Benoît Hamon, l’altro leader della sinistra insieme a Mélenchon, che però non ha risparmiato attacchi a Macron sulla questione dei finanziamenti della sua campagna elettorale: “Lei può garantire qui davanti ai francesi che fra le persone più facoltose che hanno fatto doni consistenti per lei o per la sua campagna non ci siano diversi dirigenti dell’industria farmaceutica, diversi dirigenti dell’industria petrolifera e chimica, diversi dirigenti del settore bancario? Le chiedo solo questo, può dare una risposta?”

Un dibattito appassionante, ma a cinque, quindi “non democratico”, è stato fatto notare. Per sentire le posizioni di tutti gli 11 candidati in corsa alla presidenza francese, l’appuntamento in tivù è per il 4 e il 20 aprile.

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