USA: il giovane che si è introdotto alla Casa Bianca lunedì comparirà davanti alla corte federale

La recinzione attorno alla Casa Bianca dovrà essere essere alzata o quanto meno rafforzata. È l’ipotesi allo studio dei servizi di sicurezza dopo che venerdì notte Jonathan Tran, 26 anni, originario della California, l’ha scavalcata introducendosi nella residenza del presidente degli Stati Uniti.
Il giovane, immediatamente bloccato, rimane in stato di detenzione, come ha stabilito il giudice e lunedì dovrà comparire davanti alla corte federale. Tran, che non ha precendenti penali, sembra che negli ultimi tempi fosse sotto pressione per aver perso il lavoro.
Al momento dell’intrusione Donald Trump si trovava alla Casa Bianca. Il capo di Stato ha commentato così la vicenda: “La scorsa notte i servizi segreti hanno
fatto un lavoro fantastico, l’ho apprezzato. I servizi segreti hanno fatto un lavoro fantastico. È una persona con problemi, molto triste in realtà ma i servizi segreti sono stati fantastici”.
Sembra che il ragazzo abbia raccontato di avere con sé una lettera per il presidente e che nella missiva ci fossero informazioni su hacker russi.