PD a un passo dalla frattura

Una scissione che si sta consumando a rallentatore, quella del Partito Democratico. Al Parco dei Principi di Roma, dove è in corso l’assemblea del PD, dopo le dimissioni di Matteo Renzi da segretario e una minoranza che accusa l’ex premier di voler personalizzare il partito, sembra insanabile la frattura tra le due parti.
“La parola ‘scissione’ – attacca Renzi che si ripresenterà come segretario – è una delle parole più brutte del vocabolario politico. Peggio della parola scissione c‘è solo la parola ‘ricatto’. Non è accettabile che si blocchi un partito sulla base di un diktat di una minoranza”.
Il verbo del congresso e delle primarie non è “andatevene”, ma “venite!” https://t.co/EL4wWKy1Ag
— Matteo Renzi (@matteorenzi) February 15, 2017
A capo di questa minoranza ci sono Emiliano, Rossi e Speranza che dovranno decidere se rimanere in seno al PD, accontentandosi di una correzione della linea programmatica della politica di partito, oppure creare una propria formazione.
Consapevoli che un’ennesima frattura nel centrosinistra, alle prossime elezioni darà indiscutibili vantaggi alla destra e ai 5 Stelle.