Trump: Uber contro bando immigrazione, anche Musk prende le distanze

Trump: Uber contro bando immigrazione, anche Musk prende le distanze
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Di Euronews
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Travis Kalanick rinuncia a far parte dello Strategic and Policy Forum

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Il fondatore di Uber rinuncia a far parte dello Strategic and Policy Forum, l’organismo di consulenza di Donald Trump.

Travis Kalanick ha definito “ingiusto” il bando all’ingresso di cittadini di sette paesi a maggioranza musulmana dopo che una valanga di clienti ha cancellato l’app perché Uber aveva ridotto le tariffe verso l’aeroporto di New York dopo lo sciopero indetto dai tassisti contro il bando sui profughi. L’hashtag #DeleteUber, cancella Uber, era diventato virale su Twitter.

Anche Elon Musk prende le distanze dal presidente. Il patron di Tesla fa anche sapere che esprimerà direttamente il suo disaccordo contro il decreto anti-immigrazione.

“Comprendo – scrive in un tweet – il punto di vista di chi vorrebbe che non partecipassi alla riunione, ma credo che impegnarsi criticamente possa essere utile”.

Musk aveva definito il bando, in un primo momento, “non il modo migliore per affrontare le sfide del Paese”, provocando la cancellazione di alcune prenotazioni di clienti Tesla.

Tutti contro #Uber accusata di sostenere bando dei profughi https://t.co/ZpBzWraolkpic.twitter.com/2eE8mMK5XS

— Agi Agenzia Italia (@Agenzia_Italia) February 2, 2017

#Musk, la passione per #Trump. Il fondatore di #Tesla e il presidente US sempre più vicini. Le ragioni di un “amore” https://t.co/VZx5iqnquBpic.twitter.com/338lL7d0LD

— MarchettiTricamo_A (@AMarchettiT) January 25, 2017

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