L'annuncio dell'eurodeputato socialista Gianni Pittella di correre per la presidenza dell'istituzione europea, rimescola le carte della coalizione tra sinitra e destra che aveva dominato il parlamento
Terremoto politico al Parlamentio europeo: il presidente dei Socialisti Gianni Pittella ha annunciato mercoledì che si candiderà alla presidenza dell’istituzione, creando scompiglio nella grande coalizione tra destra e sinistra che finora aveva dominato l’emiciclo.
L’onorevole Pittella insiste sulla necessità che questa presidenza sia socialista, a fronte della egemonia popolare che regna presso la Commissione europea ed il Consiglio europeo. “Le tre presidenze delle tre massime istituzioni europee non possono essere di appartenenza ai popolari – ha affermato- e una presidenza deve essere socialista. Su questo verificheremo le convergenze e con chi convergerà con noi andremo avanti nei prossimi due anni e mezzo.”
No comment dal presidente del Gruppo del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber. La decisione di Pittella rompe la regola tacita parlamentare che vede l’alternanza di una presidenza liberale a quella socialista
L’annuncio arriva una settimana dopo la dichiarazione di Martin Schulz di lasciare la sua carica di presidente del Parlamento europeo a Gennaio 2017 e dedicarsi alla politica tedesca.
Il nostro corrispondente da Bruxelles Sandor Zsiros:
“Secondo le nostre informazioni, nel corso della riunione del gruppo dei Socialisti i toni sono stati combattivi e i deputati di sinistra sono uniti: se non ottenerranno la presidenza del Parlamento europeo questa volta, inizierà una lotta efferata contro l’ala destra all’interno del Parlamento, e nelle varie istituzioni comunitarie.”