Trump: le reazioni dei movimenti anti-sistema

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Per Beppe Grillo la vittoria di Donald Trump rappresenta indubbiamente una svolta, anche se il leader del Movimento 5 Stelle, in una intervista a euronews, non si esprime in senso nettamente favorevol

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Per Beppe Grillo la vittoria di Donald Trump rappresenta indubbiamente una svolta, anche se il leader del Movimento 5 Stelle, in una intervista a euronews, non si esprime in senso nettamente favorevole o contrario. È un segno dei tempi, comunque:

“È un bivio, un bivio straordinario, perché questo pannocchia, così, affettuosamente chiamato pannocchia, questo signore… affettuosamente soprannominato pannocchia, non ha particolari qualità culturali.. Questo è l’esempio della tragedia e dell’apocalisse dell’informazione tradizionale. Televisioni e giornali ormai arrivano dopo, è un’informazione postdatata. Quindi non anticipano niente, non azzeccano più niente”.

La posizione del M5S forse si può riassumere anche nel post di una senatrice, Paola Nugnes, che definisce i due candidati Clinton e Trump “due pezzi di m…, uno antistema e l’altra sistema essa stessa”.

Anti-sistema è anche l’olandese Geert Wilders:
“Questo risultato ha dimostrato, ed è quello che dico anche ai miei elettori, che tutto è possibile e non finisce qui, si vede lo stesso movimento in gran parte dei Paesi europei. La vittoria di Donald Trump è un enorme incentivo per tutti noi che amiamo la libertà e la patria”.

Anti-sistema, e come Wilders euro-critica e anti-immigrazione, anche la francese Marine Le Pen ha reagito, e lo ha fatto ancor prima che il risultato fosse definitivo:

“Quello che è successo non è la fine del mondo, ma la fine di UN mondo – ha esordito la leader del Front National -: gli Americani si sono dati il Presidente che hanno scelto invece di quello che un sistema installato voleva che ratificassero, come se le elezioni fossero una pura formalità, un fastidio, giusto una questione di convenienza”.

Poi sono arrivate anche le congratulazioni di Nigel Farage, ex leader dello UKIP che ha guidato la crociata per il Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

Un’esperienza e un successo cui Trump ha fatto più volte riferimento, nel corso della campagna elettorale.

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