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Omicidio Politkovskaja: una voce contro il potere zittita dieci anni fa

Omicidio Politkovskaja: una voce contro il potere zittita dieci anni fa
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Di Sabrina Pisu
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Anna Politkovskaya ovvero una voce contro il potere, messa a tacere dieci anni fa, uccisa quel 7 ottobre che è anche giorno del compleanno del presidente Putin.

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Anna Politkovskaya ovvero una voce contro il potere, messa a tacere dieci anni fa, uccisa quel 7 ottobre che è anche giorno del compleanno del presidente Putin. Non crede sia una coincidenza, la folla che si è radunata in sua memoria di fronte al giornale “Novaya Gazeta”, che ha ospitato le inchieste che hanno armato la mano di un ceceno, con la complicità di altri quattro. Cinque proiettili e il corpo di Anna a terra, davanti all’ascensore, nel suo palazzo.

“Dal suo omicidio ci sono stati oltre 700 attacchi contro i giornalisti, 57 sono stati uccisi. Si tratta di una tragedia assoluta in Russia, chi dice la verità viene ammazzato, torturato e così via, casi che non sono mai stati risolti”, dice Galina Mikhalyova, del partito di opposizione Yabloko.

Nel 2014 gli esecutori furono condannati, ma i mandanti restano oscuri. Quello che è certo è che fu un assassinio politico. Anna Politkovskaya ha raccontato dalle atrocità della guerra in Cecenia alla corruzione della classe politica.

“Mi sono limitata a riferire i fatti di cui sono stata testimone”, diceva. Un’urgenza di verità più forte delle minacce di morte ricevute, fino a quel 7 ottobre di dieci anni fa.

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