Donald Trump Jr paragona i rifugiati siriani a confetti avvellenati

Donald Trump Jr paragona i rifugiati siriani a confetti avvellenati
Di Euronews

Il figlio del candidato repubblicano alla Casa Bianca al centro di una tempesta su twitter

Il figlio di Donald Trump paragona i rifugiati siriani a delle caramelle avvelenate. In un tweet ha pubblicato la foto di una coppetta di caramelle con la scritta: “Se avessi una ciotola di skittles (una marca di caramelle, ndr) e ti dicessi che mangiarne tre ti ucciderebbe, ne prenderesti una manciata? Questo è il nostro problema con i rifugiati siriani”.

Donald Junior aggiunge: “Questa immagine dice tutto. Lasciamo perdere l’agenda del politicamente corretto che non mette l’America al primo posto”. Il tweet ha scatenato una
valanga di commenti indignati.

La paternità del post, in realtà, è di Joe Walsh, ex parlamentare repubblicano dell’Illinois, che si è rallegrato su Twitter della concordanza di vedute con Trump jr.

Ma, oltre alla sua reazione, ne sono arrivate di infuriate. “È disgustoso” ha twittato Nick Merrill, il portavoce della campagna della rivale democratica Hillary Clinton.

Jon Favreau, uno degli ex speachwriter del presidente Barack Obama, dal canto suo, ha twittato la famosa foto del bambino impolverato e scioccato dopo un bombardamento ad Aleppo, simbolo ormai della crisi umanitaria in Siria, e ha commentato: “Hey, DonaldTrumpJr, questo è uno dei milioni di bambini che tu oggi hai paragonato a uno skittle avvelenato”.

Sulla stessa linea anche Jason Sparks, altro uomo che prese parte alla campagna di Obama: “Decine di migliaia di bambini siriani sono stati uccisi nella guerra. Non sono Skittles. Sono bambini. Come i tuoi”.

XENOFOBIA IN PRESTITO

Una frase simile è stata rintracciata in rete, è datata 21 novembre 2015

MARS: “ANALOGIAINAPPROPRIATA

Una reazione, sempre via Twitter, è arrivata anche dalla Mars, che produce i cioccolatini: “Gli skittles sono caramelle; i rifugiati sono persone. È un’analogia inappropriata. Noi rispettosamente ci asterremo da ulteriori commenti che potrebbero essere mal interpretati come marketing”.

REAZIONIDALLITALIA

I PRECEDENTI DI TRUMP JR.

L’ANALISI

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