Primo appuntamento elettorale dopo il Movimento degli Ombrelli del 2014, un grande movimento di protesta che voleva il suffragio universale.
Primo appuntamento elettorale dopo il Movimento degli Ombrelli del 2014, un grande movimento di protesta che voleva il suffragio universale.
Due anni dopo, alle urne i partiti tradizionali sono divisi fra gruppi pro-democrazia, invisi a Pechino, e gruppi pro-governo, che cercano di limitare in qualche modo lo scontento popolare nei confronti delle politiche cinesi verso Hong Kong.
Ci sono anche i nuovi partiti politici emersi dal Movimento degli Ombrelli, caratterizzati da gruppi che fanno campagna per l’indipendenza di Hong Kong dalla Cina.
Dice un loro portavoce: “Credo che dopo il movimento degli ombrelli ci sia stato un risveglio delle libertà civili. Oggi speriamo di avere un cambio e che gli elettori gridino il loro scontento all’indirizzo di Cy Leung”.
Il premier Cy Leung, considerato troppo pro-Pechino, è il favorito per la vittoria finale, ma l’opposizione aspira ad ottenere un terzo dei voti per avere diritto di veto in un sistema di voto abbastanza incomprensibile.
I 70 seggi del parlamento sono per metà di parlamentari eletti tramite voto corporativo, e solo 35 di loro sono eletti dal voto popolare.