Nuove esplosioni a Jarablus, la città strappata al sedicente stato islamico dai ribelli dell’Esercito siriano libero.
Nuove esplosioni a Jarablus, la città strappata al sedicente stato islamico dai ribelli dell’Esercito siriano libero. Scontri sono stati segnalati tra le milizie curde e le forze ribelli, appoggiate dai bombardamenti di Ankara.
L’esercito turco non colpisce soltanto l’Isil: due giorni fa vicino Manbij l’artiglieria di Ankara ha attaccato le unità di protezione del popolo, le milizie curde che avevano liberato la città dagli jihadisti, alleate degli Stati Uniti, che Ankara considera un gruppo terroristico al pari del Pkk.
Gli stessi miliziani curdi siriani hanno accusato la Turchia di avere compiuto bombardamenti aerei su postazioni degli stessi curdi e su aree residenziali nella località di Amarinah, 8 km a sud di Jarablus e parlano di civili uccisi e feriti.
La mezzaluna rossa turca è riuscita a distribuire sabato i primi aiuti umanitari, dopo 3 giorni di combattimenti in cui le forze turche hanno fiancheggiato i ribelli siriani nel tentativo di sottrarre Jarablus al dominio dell’Isil.