Siria: usciti dall'incubo tornano a casa gli abitanti di Manbij, liberata dall'Isil

In Siria sono sulla via di ritorno i migliaia di civili della città di Manbij. Liberata dalle milizie dell’Isil dopo due mesi di combattimenti grazie ai militari curdi delle Forze democratiche siriane, la popolazione è come se si risvegliasse da un lungo incubo. Fatto di violenze efferata, divieti e privazioni. Gli abitanti ringraziano le forze curde.
“Che Dio vi benedica – dice una donna rivolta ai soldati della coalizione – Siete i nostri figli , i nostri eroi. Che se ne vada l’Isil, non temiamo i loro cecchini”.
Mentre sono tornati in libertà anche le centinaia di civili usati dall’Isil come scudi umani, le forze curde cercano di garantire la sicurezza a tutta la popolazione.
“Abbiamo ripulito Manbij dai mercenari dell’Isil – sottolinea Abdul Rahman Jomaa Al-Salem, un combattente curdo del SDF – e ora stiamo bonificando case e strade dalle mine di modo che gli abitanti possano far ritorno nelle loro case”.
Nel resto della Siria c‘è poco da festeggiare. I fronti aperti della guerra vedono la pressione su Aleppo e Idlib con la popolazione civile in trappola tra combattimenti e bombe.
Viens
— Marc_Aurèle BEAUMONT (@ChriPrat) 11 août 2016
Avec moi
Viens
Contre moi
Viens
Dans mes bras
Viens
Encore une fois
Viens
Ne te retourne pas#ALEPPOpic.twitter.com/cSlT1uhgMk
Fonti dell’opposizione affermano che nelle ultime 24 ore i raid aerei governativi siriani e russi hanno provocato vittime tra i civili. Almeno 22 persone sono morte a Idlib, una cinquantina ad Aleppo.