Le immagini della popolazione civile, in particolare di donne e bambini che vengono portate fuori dal centro, confermano la liberazione di Manbij dall’Isil.
Le immagini della popolazione civile, in particolare di donne e bambini che vengono portate fuori dal centro, confermano la liberazione di Manbij dall’Isil.
I combattenti jihadisti hanno rilasciato, dice l’osservatorio siriano per i diritti umani, le centinaia di civili – forse 2.000 – presi in ostaggio durante la loro ritirata.
La riconquista della città dopo 73 giorni di assedio rappresenta un rovesciamento cruciale nella guerra allo Stato islamico: “Taglia le vie di fuga dell’Isil verso la Turchia e l’Europa, oltre a impedire la comunicazione con Aleppo e Raqqa”, dichiarano le forze curdo-siriane che, appoggiate dagli Stati Uniti, sono riuscite a strapparla agli uomini del Califfato.
I jihadisti in fuga hanno dato fuoco a un mercato e hanno utilizzato almeno 500 auto per raggiungere Jarablus, al confine turco.
Sono 438, di cui 205 uccisi dai bombardamenti della Coalizione internazionale a guida statunitense, i civili morti nella battaglia per la riconquista della città.
Manbij liberata da Isis. Le donne possono mostrare il viso. Ma bisogna strappare il velo dall'immaginario dei bimbi. pic.twitter.com/RrgkROQUTE
— Roberto Saviano (@robertosaviano) August 11, 2016
A fuoco i burqa e barbe corte La gioia dei siriani a Manbij Foto https://t.co/Ez0XW0VsRDpic.twitter.com/YftcnuF49O
— Corriere della Sera (@Corriere) August 13, 2016
Manbij, festa per la cacciata dell’Isis: gli uomini si tagliano la barba https://t.co/pU76Jx30uopic.twitter.com/AedtGCFCY8
— Corriere della Sera (@Corriere) August 13, 2016