In Libia, le forze di Tripoli e Misurata lanciano l’assalto al “quartiere numero 3” di Sirte, dopo aver liberato l’area sulla costa verso Bengasi, una delle ultime roccaforti degli jihadisti…
In Libia, le forze di Tripoli e Misurata lanciano l’assalto al “quartiere numero 3” di Sirte, dopo aver liberato l’area sulla costa verso Bengasi, una delle ultime roccaforti degli jihadisti dell’Isis. Dopo essere stato per due anni la base logistica dei militanti dell’autoproclamato Stato Islamico, il centro conferenze Ouagadougou di Sirte, città natale di Gheddafi, è stato riconquistato dalle forze di Tripoli.
“Al momento si combatte dietro al centro conferenze Ouagadougou e aspettiamo l’ordine per avanzare verso il quartiere numero 3” annunciava domenica Moftah Al-Senta, combattente libico.
Le forze del Governo d’accordo nazionale di Tripoli avanzano comunque con estrema cautela in un terreno cosparso di mine e bombe collocate negli edifici abbandonati dagli jihadisti.
Intanto le autorità libiche avvertono l’Italia sul rischio che una cellula terroristica legata al già noto Abu Nassim, esplulso dal Paese nel 2012, sia attiva nell’area di Milano. Elemento preso in seria considerazione dal governo che già 3 giorni fa aveva innalzato il livello di allerta (da 1 a 2 su un massimo di 3) in particolare in tutti i porti dello Stivale. Il timore è che le sconfitte inflitte all’Isis in Libia creino una dispersione degli jihadisti del Califfato. E il Mediterraneo resta una delle possibili vie di fuga.