Nicola Sturgeon torna a parlare di indipendenza.
Nicola Sturgeon torna a parlare di indipendenza. E’ passato poco più di un mese dal voto per la Brexit e la leader scozzese – che pochi giorni dopo il referendum del 23 giugno è andata a Bruxelles per capire se ci fossero possibilità per la Scozia di restare comunque all’interno dell’Unione europea – evidentemente non vede altre soluzioni.
Stage set for
NicolaSturgeon</a>'s speech setting out key asks for Scotland in EU negotiations. <a href="https://t.co/Q0t0aWlgPD">https://t.co/Q0t0aWlgPD</a> <a href="https://t.co/jPvqsRZxtU">pic.twitter.com/jPvqsRZxtU</a></p>— First Minister (ScotGovFM) 25 luglio 2016
“Quando abbiamo votato per l’indipendenza abbiamo scelto di restare in un Regno Unito che faceva parte dell’Unione europea, ma ora la situazione sta cambiando. Il futuro è incerto e imprevedibile. In queste circonstanze l’opzione che ci dà più certezza, stabilità e il maggior controllo sul nostro destino è l’indipendenza”, ha detto Dturgeon a Edimburgo.
Nicola Sturgeon says independence could offer Scotland 'certainty and stability' after Brexit https://t.co/6xrPEnFdjz
— The Telegraph (@Telegraph) 25 luglio 2016
Non sono passati nemmeno due anni da quando, il 18 settembre 2014, nel referendum sull’indipendenza il 55% degli scozzesi aveva votato per restare all’interno del Regno Unito. Il voto sembra destinato a ripetersi presto.
Il 62% degli scozzesi hanno votato “Remain”. Oltre alla Scozia, anche la città di Londra e l’Irlanda del Nord – dove si è appena recato il neo premier britannico – hanno votato contro la Brexit, mentre la maggior parte degli elettori in Galles e in Inghilterra ha votato a favore. A Belfast, Theresa May ha ribadito che l’esito del voto sarà rispettato.
Theresa May oggi in Irlanda del Nord, in agenda Brexit e frontiere https://t.co/M0gFaKPKsJ
— Mitì Vigliero (@Miti_Vigliero) 25 luglio 2016