Una telecamera di sorveglianza ha filmato il momento in cui è esplosa l’auto con a bordo il giornalista russo di origine bielorussa Pavel Sheremet, assassinato questo mercoledì nel centro di…
Una telecamera di sorveglianza ha filmato il momento in cui è esplosa l’auto con a bordo il giornalista russo di origine bielorussa Pavel Sheremet, assassinato questo mercoledì nel centro di Kiev.
Sheremet si considerava malvisto sia in Ucraina sia in Russia.
Il giornalista 44enne viveva da 4 anni a Kiev, dove scriveva per il sito “Ukrainska Pravda” e conduceva un programma radiofonico.
In precedenza aveva lavorato alla tv di Stato russa Otr, che aveva lasciato perché critico nei confronti della politica russa in Ucraina e dell’annessione della Crimea.
“Sono circondato dai sospetti qui in Ucraina”, diceva qualche mese fa. “Qualcuno pensa che sia un agente segreto russo, altri mi definiscono un russo in senso spregiativo, quindi non so cosa mi succederà domani. E quando vado a Mosca, mi sento come su un campo minato. Ogni volta mi aspetto qualche provocazione o problema.”
Secondo il ministero degli Esteri russo, il trasferimento in
Ucraina gli è stato fatale e Sheremet è vittima del sistema creatosi nel Paese.
Per il presidente ucraino Petro Poroshenko, invece, l’omicidio “è stato compiuto per destabilizzare il Paese, forse anche in vista di ulteriori avvenimenti.”
Il ministero dell’Interno ucraino fa sapere che a causare lo scoppio è stato un ordigno artigianale dalla potenza di circa mezzo chilo di tritolo, forse ad azione ritardata o innescato a distanza.
Alle indagini parteciperà l’Fbi.