Brexit, Yes or No? Ultimo dibattito tra favorevoli e contrari

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Brexit o non Brexit?

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Brexit o non Brexit? A meno di 48 ore dal voto della verità 6.000 persone alla Wembley Arena hanno ascoltato l’ultima, accalorata arringa dei due opposti schieramenti: i sostenitori dell’uscita dall’Unione Europea da un lato, gli europeisti convinti dall’altro. Ultima volata per convincere la massa degli indecisi che il 23 giugno farà la differenza.

“La totalità delle nostre politiche commerciali è nelle mani della Commissione Europea dove siedono appena il 3,6% di britannici” ha detto l’ex-sindaco di Londra Boris Johnson. “E non c‘è da meravigliarsi che non siano stati in grado di stipulare essenziali accordi di libero scambio con la Cina, l’India, con tutte le grandi economie Stati Uniti compresi” ha attaccato.

“Boris dovresti saperlo quanto me” ha ribattuto il sindaco della capitale Sadiq Khan. “Tutti i giorni della settimana parlo con imprenditori della nostra città e sai cosa? Mezzo milione di posti di lavoro a Londra dipendono direttamente l’Unione Europea. Parlo d’aziende di tutto il mondo: oltre il 60% delle aziende leader a livello mondiale – Sony, AIG Insurance, Bloomberg – hanno la loro sede europea, indovinate dove? Qui a Londra. La metà delle nostre esportazioni vanno verso l’Europa. E tu Boris, perché hai improvvisamente cambiato idea?”.

Prima del dibattito il Premier David Cameron aveva messo in tavola tutto il peso della sua carica perorando la causa europeista in un discorso pronunciato davanti al 10 di Downing Street:

“Lo dirò nel modo più chiaro possibile: la nostra sicurezza economica è fondamentale. È più solida se restiamo. Se ce ne andiamo vengono messi a rischio il lavoro, le famiglie, è un rischio per il futuro dei nostri figli e non ci sarebbe modo di tornare indietro” ha detto il leader conservatore che sull’esito del referendum potrebbe giocarsi il futuro politico.

Mentre sul fronte opposto l’euroscettico Nigel Farage pronunciava un nuovo discorso a favore del divorzio, gli ultimi sondaggi mostravano quanto la partita sia del tutto aperta. Il vantaggio dei contrari all’uscita dall’Europa si è ridotto in media ad 1 punto percentuale.

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