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Brexit: per chi milita per l'Ue, rimanere tra i 28 è un dovere storico e un'opportunità economica

Brexit: per chi milita per l'Ue, rimanere tra i 28 è un dovere storico e un'opportunità economica
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Di Euronews
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Gioca di fino David Cameron.

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Gioca di fino David Cameron.
Dopo aver rinegoziato con l’Unione i termini per rimanere nel club dei 28, dà la parola ai cittadini. Si sarà mai pentito di essere arrivato fino a questo punto?

Il referendum, promesso in occasione delle legislative dell’anno scorso, potrebbe essere una scommessa a alto rischio.
Anche se il premier che vuole restare in Europa ormai, ha dalla sua ha dati ufficiali, governi e organizzazioni.

“Io personalmente sono un euroscettico, poco convinto su molte scelte fatte dall’Europa. Ma direi che non questa non è causa di debolezza della nostra campagna, anzi è motivo di forza nella nostra campagna perchö cerchiamo di capire anche le ragioni del campo avversario”.

Londra è stata fondamentale nel tracciare il percorso dell’Unione e se questo i più giovani non lo ricordano, devono però sapere che le conseguenze della Brexit potrebbero essere imprevedibili:

“Mettiamo insieme, l’incertezza, lo shock, l’impatto sul commercio e otteniamo una bomba per la nostra economia. La cosa peggiore è che avremo acceso la miccia da soli”.

George Osborne, cancelliere dello scacchiere:

“La mia preoccupazione è che se usciamo dall’Unione, pagheremo un prezzo economico molto alto”.

Le conseguenze economiche della Brexit fanno tremare il Vecchio Continente tutto.

L’uscita di Londra dal club comunitario potrebbe generare un terremoto in grado di turbare l’equilibrio di banche e assicurazioni e di tener al di qua della Manica gli investimenti.

Per l’Ocse, le conseguenze della Brexit sarebbero immediate e si tradurrebbero come una uova tassa in arrivo.
Ne sono convinti anche i laburisti, che fanno campagna per restare in un’Europa più forte e più integrata.

Jeremy Corbyn, leader dell’opposizione Labour:

“Noi laburisti siamo per la stragrande maggioranza favorevoli a rimanere in quanto crediamo che l’UE abbia portato investimenti, posti di lavoro e la tutela dei lavoratori, dei consumatori e dell’ambiente . Ma anche perché ci rendiamo conto che la nostra appartenenza offre un percorso fondamentale per affrontare le sfide che abbiamo di fronte nel 21° secolo”

Sono scesi in campo a farvore dell’Unione anche ex premier come Tony Blair e John Major.

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