Muiznieks: "Diritti umani a rischio in Polonia"

Lo stato di diritto in Polonia sta arretrando. È quanto sostiene il commissario ai diritti umani del Consiglio d’Europa nel suo rapporto dopo la visita compiuta a febbraio nel Paese. Nils Muiznieks afferma che i cambiamenti legislativi e istituzionali di vasta portata introdotti minacciano i diritti dei cittadini e “il parlamento e il governo devono urgentemente cambiare rotta”.
“La questione del tribunale costituzionale è una minaccia seria – sottolinea Muiznieks -. Penso che sia relativamente unica. Non ho incontrato altrove in Europa una simile situazione, in cui un elemento chiave per l’equilibrio di poteri e per le norme a tutela dei diritti umani è stato paralizzato dall’azione del governo. Quindi io prendo la questione molto seriamente.”
Il rapporto del commissario analizza 4 ambiti: il quadro legale e istituzionale per la protezione dei diritti umani, il sistema giudiziario, la libertà di stampa e l’uguaglianza di genere.
“La Polonia – spiega Muiznieks – ora deve applicare le sentenze del tribunale costituzionale, implementare le raccomandazioni degli esperti del Consiglio d’Europa, lavorare con loro per arrivare a una buona legge sul servizio pubblico radiotelevisivo, abbassare i toni ed ascoltare la voce dei difensori dei diritti umani prima di adottare nuove norme.”
Il governo di Varsavia replica accusando il documento del commissario di parzialità.