Il portavoce sull'isola dell'Alto Commissariato ONU per i rifugiati: "Impennata di episodi simili dall'accordo UE-Turchia. I migranti sono esasperati"
L’hotspot dell’isola greca di Lesbo trasformato per qualche ora in un campo di battaglia. Violenti scontri fra migranti afghani e pakistani hanno provocato gravi danni alla struttura e indotto all’evacuazione di centinaia di persone. Tre migranti in condizioni più gravi sono stati trasportati in ospedale.
Situation at boiling point for #refugees locked up in Lesvos-more violence expected #Moriahttps://t.co/KrlKDRO2ywpic.twitter.com/6mNHTaiZ7L
— Kristin Hulaas Sunde (@khulaas) June 2, 2016
L’hotspot dell’isola greca di Lesbo trasformato per qualche ora in un campo di battaglia. Violenti scontri fra migranti afghani e pakistani hanno provocato gravi danni alla struttura e indotto all’evacuazione di centinaia di persone. Tre migranti in condizioni più gravi sono stati trasportati in ospedale.
In seguito agli scontri diverse tende hanno preso fuoco, secondo quanto riferito dal portavoce sull’isola dell’Alto Commissariato ONU per i rifugiati, Boris Cheshirkov. Quest’ultimo ha parlato di un’impennata di episodi del genere dall’entrata in vigore dell’accordo tra UE e Turchia e li ha imputati a una crescente esasperazione dei migranti. Proprio nelle stesse ore, una rissa tra afghani, siriani e pakistani aveva fatto una trentina di feriti nell’hotspot dell’isola di Samos.
In seguito agli scontri diverse tende hanno preso fuoco, secondo quanto riferito dal portavoce sull’isola dell’Alto Commissariato ONU per i rifugiati, Boris Cheshirkov. Quest’ultimo ha parlato di un’impennata di episodi del genere dall’entrata in vigore dell’accordo tra UE e Turchia e li ha imputati a una crescente esasperazione dei migranti. Proprio nelle stesse ore, una rissa tra afghani, siriani e pakistani aveva fatto una trentina di feriti nell’hotspot dell’isola di Samos.