Brasile, primi arresti per lo stupro collettivo di una sedicenne

Brasile, primi arresti per lo stupro collettivo di una sedicenne
Di Euronews
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In Brasile cominciano gli arresti dopo il caso di stupro di massa di una ragazzina di 16 anni a Rio de Janeiro.

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In Brasile cominciano gli arresti dopo il caso di stupro di massa di una ragazzina di 16 anni a Rio de Janeiro. Tra i primi a finire in manette Lucas Perdomo Duarte Santos, calciatore del Boavista, fidanzato della vittima che è stata drogata e stuprata in una favelas di Rio.

Si è poi consegnato spontaneamente alla polizia un’altro giovane, Rai de Souza che, secondo alcune fonti, avrebbe filmato lo stupro. Un video successivamente diffuso sui social network.

La ragazza si era recata nella baraccopoli sabato per partecipare a una festa. I suoi ricordi si interrompono tuttavia a casa del findanzato, 20 anni. Il giorno dopo si è risvegliata in un’altra casa, dolorante e ancora sotto gli effetti della droga che le sarebbe stata somministrata con l’inganno.

La vittima, che ha impiegato alcuni giorni prima di trovare il coraggio di denunciare l’accaduto, ha testimoniato in un’intervista. Ha ricevuto numerosi messaggi di solidarietà e sui social network ha postato alcune frasi in merito, denunciando tra l’altro il trattamento subito durante la deposizione in commissariato ed affermando che la polizia ha inizialmente tentato di imputarle la colpa dell’accaduto. “A far male non é l’utero, ma l’anima per il fatto che esistano persone crudeli che restano impunite” ha scritto in uno dei suoi post.

Cristiane Bento, ispettore di polizia incaricata delle indagini: “Quel che intendo dimostrare ora è l’ampiezza di questa violenza, chi l’ha commessa? Erano 5, 10 oppure 30 uomini? Ecco che cosa puntano a determinare questa serie di arresti: accertare quante siano effettivamente le persone responsabili” ha detto in conferenza stampa.

L’episodio, denunciato dalla giovane due giorni dopo i fatti, avvenuti sabato 21 maggio, ha innescato un’ondata d’indignazione e proteste in Brasile, dove la violenza ai danni delle donne ed una certa cultura machista non sono rari.

La Presidente Dilma Rousseff, sospesa dalle sue funzioni dopo l’impeachment, ha condannato “un crimine atroce”. Il suo sostituto, Michel Temer, ha annunciato la creazione di uno speciale reparto della polizia federale per il contrasto della violenza contro le donne.

É um absurdo que em pleno século 21 tenhamos que conviver com crimes bárbaros como esse.

— Michel Temer (@MichelTemer) 27 maggio 2016

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