Iran, un business all'acqua di rose. Viaggio tra le essenze profumate

Iran, un business all'acqua di rose. Viaggio tra le essenze profumate
Di Euronews
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In Iran la distillazione di essenze non è certo qualcosa che si fa all’acqua di rose. Chiedetelo agli abitanti di Qamsar, cittadina dove ogni anno

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In Iran la distillazione di essenze non è certo qualcosa che si fa all’acqua di rose. Chiedetelo agli abitanti di Qamsar, cittadina dove ogni anno, all’inizio di maggio, ci si dedica alla produzione dell’omonimo liquido profumato. Una vera e propria cerimonia che attrae nella regione di Kashan circa 80 mila persone al giorno. “Arriviamo alle cinque del mattino e lavoriamo fino a pomeriggio inoltrato”, spiega uno dei raccoglitori. “Il nostro compito è quello di raccogliere i fiori e portarli alla pesatura”.

Ingrediente principale: la rosa di Damasco. “È uno dei fiori più belli e profumati del mondo cresce proprio qua, in quest’area desertica dell’Iran”, spiega il nostro corrispondente Javad Montazeri. “L’alta qualità trae le sue radici dalle condizioni naturali e dal clima della regione. Una volta raccolti, questi fiori vengono portati a Qamsar per produrre l’acqua di rose”, aggiunge.

Il procedimento, completamente artigianale, risalirebbe addirittura all’epoca dell’impero dei Safavidi. “Mettiamo 30 chili di fiori e 70 litri d’acqua in questi pentoloni di rame e poi sigilliamo i coperchi”, spiega il produttore Ali Mazroomi. “Servono quasi quattro ore per arrivare ad ebollizione e il vapore risultante passa nei contenitori di acqua fredda e si trasforma in acqua di rose, per una quantità di circa 40 litri”, conclude.

L’Iran, con circa 26 mila tonnellate distillate ogni anno, è il più grande produttore del mondo: “L’autentica acqua di rose di Qamsar è esportata principalmente nei Paesi arabi e in Francia”, racconta un distributore, Mohammad Ghannayi. “Quest’essenza oleosa viene utilizzata come detergente e viene principalmente esportata in Francia per produrre profumi e creme. È utilizzata come ingrediente di base per profumi organici che utilizzano l’essenza della rosa di Damasco”. E che spesso tornano in Iran, un mercato della cosmetica che vale un miliardo e mezzo di dollari.

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