Visti dallo spazio molti fenomeni terrestri possono essere studiati e previsti più facilmente. I satelliti stanno dando un contributo fondamentale a
Visti dallo spazio molti fenomeni terrestri possono essere studiati e previsti più facilmente. I satelliti stanno dando un contributo fondamentale a molte ricerche che riguardano la vita sul nostro pianeta.
Se ne parla in questi giorni a Praga, nel simposio “Living Planet”, organizzato dall’ESA, che riunisce oltre 3000 scienziati e fruitori dei dati dei satelliti in tutto il mondo.
“Il satellite è fondamentale” sottolinea Simonetta Cheli, capo dell’Ufficio di coordinamento Direzione dei programmi di osservazione della Terra (ESA) “perché fornisce parametri come la temperatura dell’atmosfera, la copertura forestiera e 30% delle attività collegate al clima sono insieme collegate alla copertura delle foreste, quindi il dato del satellite è un elemento per i politici e per gli scienziati, ma anche uno strumento per i nostri figli e dei nostri nipoti per garantirsi la possibilità di mantenere questo pianeta.”
Al centro del convegno, tre missioni dell’Esa attualmente in orbita (CryoSat, SMOS e Swarm), che forniscono informazioni sulla criosfera, l’umidità dei terreni e la salinità degli oceani e sul campo magnetico.
Si parla anche dei satelliti Sentinel del programma Copernicus dell’Unione europea, che, oltre ad osservare lo stato di salute del pianeta, possono contribuire alla gestione dei disastri naturali, alla protezione civile e alle politiche di sicurezza.