FMI: immigrazione e Brexit frenano la crescita economica mondiale

FMI: immigrazione e Brexit frenano la crescita economica mondiale
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Le riunioni di primavera non sono state lievi quest’anno per il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale. A Washington i leader economici

PUBBLICITÀ

Le riunioni di primavera non sono state lievi quest’anno per il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale. A Washington i leader economici hanno dovuto constatare che la crescita globale è “troppo contenuta” e il “ritmo resta deludente”. Per questo gli organismi caldeggiano nuove politiche fiscale da parte dei governi per rilanciare l’impiego e la fiducia dei mercati.

“In Commissione – spiega Kristalina Georgieva, vicepresidente della Commissione europea – abbiamo fatto una valutazione e la nostra opinione è che tra quest’anno e il prossimo ci sono probabilità di vedere un incremento del PIL nell’ordine dello 0,2 – 0,3%, con una crescita in Europa del 2%. Non è un dato trascurabile. “

Le riunioni di primavera sono iniziate in piena bufera Panama Papers, ma poi a tenere banco sono state le inquietudini che minacciano la crescita economica globale: tra cui l’immigrazione, le tensioni geopolitiche e il rischio di Brexit del Regno Unito.

“Il cambiamento climatico – precisa Werner Hoyer, presidente della Banca Europea degli Investimenti – aumenterà i flussi di rifugiati o almeno di migranti. Questa è una realtà che ancora non tutti sono in grado di capire. Questa conferenza permette di aprire gli occhi. Infatti la cooperazione tra le banche dei vari paesi e le Nazioni Unite si è decisamente intensificata”.

“La questione umanitaria dei rifugiati legata alla crisi siriana non è l’unica preoccupazione presente a queste riunioni di primavera – sottolinea il nostro corrispondente, Stefan Grobe – Si discute anche sulla ricostruzione della Siria, che secondo la Banca Mondiale potrebbe costare circa 150 miliardi di euro, ma solo se la guerra civile viene fermata subito”.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

L'economia mondiale all'epoca di migranti e crisi greca. Parola all'FMI

Zelensky ottiene i primi aiuti negli Stati Uniti in attesa di convincere il Congresso

Georgieva: "Le donne devono credere in sé stesse, ne servono di più nei posti di potere"