Siamo venuti qui per attirare l’attenzione del mondo su di voi ha detto il Papa ai profughi del campo di Moria, sull’isola greca di Lesbo
Siamo venuti qui per attirare l’attenzione del mondo su di voi ha detto il Papa ai profughi del campo di Moria, sull’isola greca di Lesbo.
Prendendo spunto dalla parabola del Buon samaritano, Francesco ha esortato le nazioni europee a fare onore alla tradizione di generosità e accoglienza del continente e ad aprire le porte a chi fugge dalle guerre:
Non siete soli ha detto il Santo Padre ai migranti.
Un viaggio, questo a Lesbo, fortemente voluto dal Pontefice, per portare conforto a chi soffre e non sa dove andare aveva detto parlando con i giornalisti sull’aereo che lo ha portato in Grecia.
la maggiore catastrofe umanitaria dalla II Guerra mondiale
Papa Bergoglio ha definito il dramma dei profughi che scappano dai conflitti e tentano di raggiungere il territorio europeo in cerca di protezione ‘la maggiore catastrofe umanitaria in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale’.
Lesbo è ormai uno dei simboli di questa emergenza migratoria.
Francesco è in visita in compagnia del patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo e dell’arcivescovo ortodosso di tutta la Grecia Hieronymos.
Il Pontefice era stato accolto dal premier Alexis Tsipras. Il capo del governo di Atene ha parlato di ‘visita storica’ che avviene mentre ‘alcuni, a nome dell’Europa cristiana, hanno creato muri impedendo il passaggio di persone deboli’.