Scandalo Panama Papers, coinvolti anche Messi e Platini

Anche il mondo dello sport trema dopo lo scandalo Panama Papers. Il nome di punta è quello di Lionel Messi, già inquisito in Spagna per un’evasione di 4 milioni di euro, che si sarebbe affidato allo studio Mossack Fonseca per creare una società offshore per dribblare il fisco iberico. ‘La società esiste ma è inattiva e non ha mai avuto conti o fondi’, si difende il fuoriclasse argentino del Barcellona. Messi ha anche aggiunto che firma, senza leggere, tutte le carte che gli mette davanti suo padre.
L’altro nome pesante è quello di Michel Platini. Il presidente della Uefa, attualmente sospeso dopo lo scandalo che lo ha coinvolto insieme a Sepp Blatter, si è rivolto allo studio panamense nel 2007, pochi mesi dopo la sua elezione a capo del calcio europeo. Anche Platini, attraverso i propri avvocati, nega il coinvolgimento.
Nelle carte figurano anche dirigenti sportivi come
l’uruguaiano Juan Pedro Damiani, presidente del Peñarol, che fa parte del comitato etico della Fifa, ma anche i proprietari di grandi società di calcio, tra cui l’Inter e il Boca Juniors. Presenti anche ex sportivi, come Zamorano e Trulli.