I combattenti dell’Isil sono in ritirata in Siria, mentre in Iraq i raid dell’aviazione statunitense uccidono il numero 2 dello Stato islamico
I combattenti dell’Isil sono in ritirata in Siria, mentre in Iraq i raid dell’aviazione statunitense uccidono il numero 2 dello Stato islamico. L’esercito di Bashar al Assad ha ripreso la parte medievale di Palmira che sovrasta il centro della città patrimonio dell’Unesco.
L’avanzata è rallentata dalla mine e adagli ordigni disseminati lungo le strade.
“Questa vittoria è merito della volontà e della determinazione dei nostri soldati – dice un ufficiale dell’esercito siriano – Abbiamo liberato il castello di Palmira e i miliziani sono in fuga verso Raqqa e Deir al-Zor”.
In Iraq, il governo dell’Isil perde il suo ministro delle Finanze, Haji Imam, ucciso nei raid aerei Usa. Sulla sua testa c’era una taglia di sette milioni di dollari, seconda solo a quella prevista per al Baghdadi.
I comandi iracheni e curdi hanno concentrato uomini e mezzi a Makhmur, in preparazione dell’offensiva verso Mosul. La forze curde sono riuscite a passare al di là delle linee nemiche e a liberare 52 donne e bambini yazidi in mano ai jihadisti.
Sono centinaia le donne yazide che si sono tolte la vita lanciandosi dal monte Sinjar dopo essere state violentate e abusate dai fondamentalisti.