Gli attentati di Bruxelles tornano a sollevare gli interrogativi e le preoccupazioni sulla sicurezza delle centrali nucleari. Da anni i sindacati di
Gli attentati di Bruxelles tornano a sollevare gli interrogativi e le preoccupazioni sulla sicurezza delle centrali nucleari. Da anni i sindacati di settore e le associazioni ambientaliste denunciano i rischi collegati all’ampio ricorso ai subappalti nella gestione di numerosi interventi tecnici, in Belgio come in Francia o in Germania.
Martedì dopo gli attacchi all’aeroporto e alla metro tutto il personale non strettamente indispensabile era stato evacuato dalle due centrali in funzione nel Paese, quella di Tihange, vicino a Liegi, e quella di Doel, al confino con i Paesi Bassi.
Una misura descritta come precauzionale ma che fa pensare al precedente del 2012: Ilyass Boughalab, tecnico saldatore a più riprese intervenuto nell’area reattore della centrale di Doel come dipendente di una società terza, era finito sotto processo nell’inchiesta per terrorismo “Sharia Belgio”. La procura aveva chiesto 5 anni di reclusione ma l’uomo si era nel frattempo recato in Siria per unirsi a un gruppo jihadista.