L’Irlanda va al voto questo venerdì in un clima di incertezza, visto che, secondo i sondaggi, dalle urne non dovrebbe uscire una maggioranza chiara
L’Irlanda va al voto questo venerdì in un clima di incertezza, visto che, secondo i sondaggi, dalle urne non dovrebbe uscire una maggioranza chiara. Il Paese si sta riprendendo dalla crisi del 2008 e ha uno dei tassi di crescita più elevati dell’Unione europea. Ma non tutti ne sentono gli effetti e il risultato è stato ottenuto con severe misure di austerità.
Il leader dei Sinn Fein Gerry Adams attacca: “Tutto ciò che è sbagliato nella nostra società è il risultato di decisioni prese dalle tre persone alla mia sinistra. Michael Martin ha guidato l’autobus verso il burrone e ora rivuole le chiavi per risalirci sopra. Il premier e il vicepremier prendono le decisioni, hanno fatto scelte sbagliate a sostegno dei ricchi anziché in favore dei lavoratori.”
Tra gli scenari ipotizzati dagli analisti per il dopo-voto c‘è l’ipotesi di un accordo tra Fianna Fail e Fine Gael, un’alleanza senza precedenti tra gli eredi dei fronti avversari nella guerra civile del 1922-23.
I sondaggi danno il 30% al Fine Gael del premier Enda Kenny, contro il 20% del Fianna Fail e il 15% del Sinn Fein di Gerry Adams.
Ultimi nei sondaggi con il 7% i Labour, protagonisti di proteste contro l’ottavo emendamento, che rese incostituzionale l’aborto.