Crisi migratoria, piano B dei Paesi di Visgrad: Atene di fatto fuori da Schengen

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Di Andrea Neri
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I Paesi dell’Europa centro-orientale aumentano la pressione sulla Grecia per bloccare il flusso migratorio e minacciano, in caso contrario, di

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I Paesi dell’Europa centro-orientale aumentano la pressione sulla Grecia per bloccare il flusso migratorio e minacciano, in caso contrario, di tagliarla fuori dallo spazio Schengen.

Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Ungheria (i Paesi del patto di Visegrad che compie 25 anni) si sono riuniti a Praga assieme a Macedonia e Bulgaria.

Il loro piano B nel caso in cui Turchia e Grecia non siano in grado di bloccare l’arrivo di migranti prevede una sorveglianza rinforzata della frontiera settentrionale ellenica, al confine con Macedonia e Bulgaria. Tagliando di fatto Atene fuori dallo spazio comune europeo.

“Il piano B cui si fa riferimento nella dichiarazione non ha lo scopo d’essere contro nessuno dei nostri partner dell’Unione Europea e non è di carattere esclusivo” ha tuttavia affermato la Premier polacca Beata Szydło. “Facciamo appello ad un’azione congiunta dell’intera Unione e l’assistenza che chiediamo per gli Stati balcanici deve essere complementare alle soluzioni da trovare in seno all’Unione”.

Il gruppo di Visegrad assicura che il piano è compatibile con le azioni di Bruxelles ed in particolare con i 3 miliardi di euro di aiuti concessi alla Turchia per la gestione del flusso migratorio in arrivo dalla Siria. Immediatamente prima del vertice del gruppo di Visegrad il Premier ungherese Viktor Orban aveva chiaramente chiesto in Parlamento a Budapest la costruzione di un muro al confine tra Bulgaria e Macedonia con la Grecia.

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