In Messico un Bergoglio molto politico tuona contro narcos e corruzione

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Di Alberto De Filippis
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Si scaglia contro i cartelli della droga e la criminalità organizzata Francesco nella sua visita di cinque giorni in Messico. Durante il suo

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Si scaglia contro i cartelli della droga e la criminalità organizzata Francesco nella sua visita di cinque giorni in Messico.

Durante il suo tragitto in Papamobile, Bergoglio ha anche fatto fermare il convoglio per salutare un gruppo di suore di clausura in strada.

Poi il Papa è arrivato in elicottero a Ecatepec, una città-satellite della capitale, zona povera e funestata dalla violenza. Di fronte a oltre 300.000 persone il Pontefice ha criticato lo sviluppo della morte. “Quella ricchezza che è il pane che sa di dolore, di amarezza, di sofferenza. In una famiglia o in una società corrotta è il pane che si dà da mangiare ai propri figli”.

Assai politica l’omelia del Papa. In un Paese con un altro grado di corruzione, Bergoglio ha ripetuto che è ora di finirla di impossessarsi di beni che sono di tutti.

La messa a Ecatepec era stata anticipata per evitare che chi volesse partecipare rischiasse poi di dovere passare la notte all’addiaccio, a oltre 2000 metri di altitudine.

Questo lunedì il Papa andrà nel Chiapas, estremo sud-est del paese. Martedì a Morelia, regione dominata dai narcos, e mercoledì a Ciudad Juarez, città di produzione a basso costo per il ricco mercato statunitense. Famigerata anch’essa per le sue violenze.

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