Esodo da Aleppo sotto le bombe. Allarme umanitario dell'ONU

Esodo da Aleppo sotto le bombe. Allarme umanitario dell'ONU
Di Diego Giuliani
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In 20.000 già spingono al confine Turco. Altrettanti siriani sono già stati smistati in due città vicine al confine. Ad Afrin si ipotizza l'ampliamento di un campo profughi

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Piove sul bagnato della crisi siriana, con la battaglia di Aleppo che alimenta un vero esodo e rallenta gli aiuti alla popolazione in difficoltà. A denunciarlo è l’agenzia delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli aiuti umanitari, che stima in 20.000 i siriani venerdì arrivati al posto di frontiera, in corrispondenza del valico turco di Kilis. Quasi altrettante, quelle già dirottate verso le vicine città siriane di Azaz e di Afrin, dove si sta già ipotizzando di ampliare un campo d’accoglienza per adeguarlo ai nuovi bisogni.

Thousands head Turkey-Kilis border, soon after Russian air attack on Aleppo pic.twitter.com/5RjGfzx0th

— Ali ŞAHİN (@AliSahin501) 4 Febbraio 2016

Il premier turco Ahmet Davutoglu aveva ieri stimato fra 60.000 e 70.000 i possibili arrivi dalla Siria e assicurato ieri che Ankara non lascerà nessuno senza l’adeguata assistenza.

"No Syrian will be w/out shelter, security or food in #Turkey... " - PM Davutoglu @ByegmENG#SupportSyrianspic.twitter.com/NeG4tU9Jge

— Melissa Fleming (@melissarfleming) 4 Febbraio 2016

Ad Ankara che la accusa di aver provocato l’esodo con l’intensificazione dei suoi raid aerei, Mosca replica intanto sostenendo che la Turchia stia preparando un’incursione militare in Siria. Ipotesi che il Presidente turco bolla come “ridicola” e frutto della volontà di divergere l’attenzione da quelli che Ankara chiama “crimini russi”.

Erdogan calls Russian claim of Syria invasion plan 'laughable' https://t.co/GHIqrS2SgFpic.twitter.com/QbEnmyUNXK

— FRANCE 24 (@FRANCE24) 5 Febbraio 2016

Appoggiate dagli Hezbollah libanesi e dai raid russi, nelle ultime ore le truppe siriane hanno accerchiato Aleppo e tagliato il principale asse che collega la città alla Turchia, bloccando così i rifornimenti ai ribelli. La presa della città da parte delle forze governative potrebbe rappresentare una svolta decisiva e l’Osservatorio siriano per i diritti umani sostiene che l’assedio sarebbe ormai imminente.

Mohsen Ghajarian a Commander of #Iran ian Revolutionary Guards Brigade 21 has been killed in #Syria on Wednesday pic.twitter.com/czYf4IurJR

— Iran Freedom (@4FreedominIran) 4 Febbraio 2016

Media iraniani informano intanto che un alto esponente della Guardia Rivoluzionaria è rimasto ucciso nel corso di un’operazione, insieme a sei , proprio nella provincia di Aleppo, confermando nei fatti un coinvolgimento in Siria, che Teheran ha finora ufficialmente sempre negato.

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