Serbia verso le elezioni anticipate

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Di Alfredo Ranavolo
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Il premier Vucic punta a completare le riforme per l'accesso all'Unione Europea, restando in carica fino al 2020.

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Il premier serbo, Aleksandar Vucic intende andare a elezioni anticipate di due anni, rispetto alla scadenza naturale della legislatura.

L’annuncio è avvenuto domenica a Belgrado a una riunione del direttivo del Partito del progresso serbo, dove il leader conservatore (a dispetto del nome del suo movimento), si è detto a favore di elezioni politiche anticipate per risolvere quello che ha definito lo “scontro sociale latente” in corso nel Paese.

Il primo ministro potrà dimettersi o chiedere al presidente, Tomislav Nikolic, fondatore dell’Sns, di sciogliere il parlamento. Le elezioni nazionali potrebbero essere accorpate a quelle locali, previste per la primavera.

L’Sns è nettamente favorito dai sondaggi, con percentuali che oscillano intorno al 50% dei consensi, rispetto al 10% circa del Partito socialista del ministro degli Esteri Ivica Dacic.

Vucic conta di guadagnare un altro mandato intero per giungere in carica al 2020, anno nel quale la Serbia conta di chiudere il negoziato per l’adesione all’Unione Europea, da poco aperto.

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