Per la prima volta dopo 3 anni d’inattività, il Parlamento egiziano torna ad aprire i lavori. L’Assemblea Nazionale allora controllata dai Fratelli
Per la prima volta dopo 3 anni d’inattività, il Parlamento egiziano torna ad aprire i lavori. L’Assemblea Nazionale allora controllata dai Fratelli Musulmani era stata disciolta nel 2014. Il Capo dello Stato Mohamed Morsi deposto appena un anno più tardi. Oggi la maggioranza parlamentare appoggia il Presidente Abdel Fatah Al-Sissi. La sessione parlamentare è cominciata domenica alle 9 del mattino ed è durata 7 ore.
“La nostra priorità al momento è trovare il modo di attrarre gli investimenti, ridurre il debito pubblico e fare leggi che rispettino la Costituzione del 2014” dice ai microfoni di euronews il deputato Talat Khalil Omar.
“Senza giustizia sociale il Paese non si può sviluppare soprattutto con 50 milioni di egiziani che vivono in stato di povertà, che non hanno avuto diritti negli ultimi 30 anni. Quindi la nostra priorità è la giustizia sociale” afferma Khaled Yousef, membro del Parlamento noto in Egitto per la sua carriera di regista cinematografico.
I detrattori dell’attuale governo considerano il Parlamento un mero organismo pro-forma, utile appena a convalidare le decisioni del Capo dello Stato. I deputati sono stati eletti con le elezioni di ottobre dell’anno scorso. Un voto che ha fatto registrare un’affluenza inferiore al 30%.