Una Betlemme blindata si prepara a festeggiare il Natale, dopo tre mesi di violenze tra palestinesi e israeliani. Tutto è pronto nelle strade della
Una Betlemme blindata si prepara a festeggiare il Natale, dopo tre mesi di violenze tra palestinesi e israeliani. Tutto è pronto nelle strade della cittadina del sud della Cisgiordania. I pellegrini cristiani sono arrivati come ogni anno da tutto il mondo anche se il numero degli arrivi ha subito un brusco calo.
“È un emozione speciale, perché questo è il luogo dove Gesù è nato ed esserci nel giorno di Natale è semplicemente meraviglioso”, dice una turista belga.
Massimo il dispositivo di sicurezza in piazza della Mangiatoia, non lontano dalla Basilica della Natività dove nel Nuovo Testamento si narra sia nato Gesù Cristo e dove il patriarca latino, Fouad Twal a celebrerà come da tradizione la messa di Natale.
“Questo è il luogo di nascita del Re della pace e quello che noi vogliamo è la pace, come in tutte le altre nazioni del mondo. Questo è il nostro messaggio al mondo, tutto quello che vogliamo per Natale è solo la pace e la giustizia,” dice il ministro del turismo palestinese Roula Ma’ayah.
“È il peggior Natale per Betlemme”, sono concordi commercianti e albergatori. L’ondata di violenze ha avuto un effetto negativo sul turismo, settore economico vitale. Sono 120 le vittime palestinesi e 17 quelle israeliane della ribattezzata “Intifada dei coltelli”.