Si allarga a macchia d’olio lo scandalo corruzione Fifa. Su richiesta delle autorità americane 16 alti dirigenti sono stati arrestati a Zurigo e su
Si allarga a macchia d’olio lo scandalo corruzione Fifa. Su richiesta delle autorità americane 16 alti dirigenti sono stati arrestati a Zurigo e su di loro pendono accuse penali. Non solo i due capi della confederazione sudamericana e centro-nord-americana, ma anche Marco Del Nero, presidente della Federcalcio brasiliana, che nei giorni scorsi aveva rassegnato le dimissioni dall’Esecutivo Fifa, e il suo predecessore, Ricardo Teixeira.
Durissima in conferenza stampa la procuratrice statunitense che ha così motivato dei provvedimenti così duri e le richieste di estradizione inviate a Berna: “Non solo queste persone hanno sequestrato quello che per decadi è stato il gioco più amato al mondo, e lo hanno fatto per ottenere guadagni illeciti. Ma hanno anche cercato di istituzionalizzare la corruzione e creare un sistema che continuasse a esistere, non per il bene dello sport, ma per il loro tornaconto personale.
Il tradimento della fiducia qui è oltraggioso e il livello di corruzione inconcepibile. Lanciamo un messaggio a chi è rimasto nell’ombra credendo di poterla fare franca: non aspetterete a lungo. Vi prenderemo”.
Gli arresti soprattutto a Zurigo. Questa volta le operazioni sono state stato meno spettacolari. Niente lenzuoli bianchi per nascondere i volti dei fermati. Alcuni sono stati fatti uscire da porte di servizio di alberghi e case private per evitare i flash. Se però le forze di polizia sono state più discrete, le accuse appaiono più gravi che in altre occasioni. Non si parla più infatti, di semplice malversazione o interesse privato in atti d’ufficio, ma di accuse penali che potrebbero essere foriere di lunghe pene detentive.