Crisi migratoria: la Bulgaria accusata di abusi

Crisi migratoria: la Bulgaria accusata di abusi
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

La crisi migratoria riserva nuovi abusi e violenze. Questa volta in Bulgaria I migranti che decidono di raggiungere l’Europa via terra, percorrendo

PUBBLICITÀ

La crisi migratoria riserva nuovi abusi e violenze. Questa volta in Bulgaria

I migranti che decidono di raggiungere l’Europa via terra, percorrendo la rotta dei Balcani, in Bulgaria sono vittime delle forze dell’ordine bulgare.

Stando a molte testimonianze, verrebbero picchiati, incarcerati, derubati, per riottenere la libertà sarebbero costretti a pagare gli agenti.

https://twitter.com/MigrationNews1/status/665115577585967104

Questo è quello che risulta dal rapporto dell’Oxfam, che sottolinea la situazione di pericolo per i migranti che attraversano prima il confine turco-bulgaro e che poi cercano di raggiungere dalla Bulgaria la Serbia.

In Serbia arrivano a Dimitrovgrad, dove ricevono un permesso di 72 ore per attraversare il Paese.
Almeno 200 migranti attraversano il confine bulgaro-serbo ogni giorno.

https://twitter.com/freepal85/status/663491417893904384

Lui ha 16 anni, è scappato dall’Afghanistan, dove pensava di aver provato e aver visto tutto:

“Ho affrontato diverse pericoli lungo il mio cammino, non ho avuto un attimo di pace. Ho pianto tutti i santi giorni, sono stato picchiato… se mia madre sapesse non potrebbe fermare le lacrime.
Sono rimasto fermo una settimana i miei piedi erano pieni di piaghe e sanguinavano, la polizia bulgara mi ha rubato le scarpe”.

L’esito dell’indagine Oxfam non è isolato, altre organizzazioni come il Comitato di Helsinki per i diritti umani di Sofia e il centro per i diritti umani di Belgrado hanno rilevato le stesse violazioni.
Chi non ha avuto brutte esperienze sembra non sia venuto a contatto con la polizia.

“Sono in viaggio da oltre un mese, ho lasciato l’Iran, ho raggiunto la Turchia e quindi la Bulgaria, dove sono stato in carcere per 18 giorni. La polizia bulgara mi ha rinchiuso in un campo, che non era altro che una prigione. Mi hanno ritirato il passaporto e non me l’hanno restituito”.

Mancanze inaccettabili in uno Stato membro dell’Unione europea, tanto che il direttore di Oxfam per il sud est Europa, Stefano Baldini, chiede un intervento urgente della Commissione per la tutela dei diritti umani all’interno dei suoi confini.

https://twitter.com/Cordelia_TV/status/665067317605310465

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Balcani: il Kosovo si riarma con Javelin e droni Bairaktar, esercitazioni militari serbe al confine

Consiglio d'Europa: primo sì all'adesione del Kosovo. La condanna della Serbia

La Repubblica serba di Bosnia contro la proposta all'Onu di Sarajevo: una giornata per Srebrenica