Al summit WISE dibattito sui rapporti tra educazione e mondo del lavoro

Per due giorni, oltre 1500 esperti, insegnanti e studenti hanno dibattuto i temi dell’istruzione al summit WISE di Doha: finanziamenti, innovazione e futuro dell’educazione.
Andrea Buring, euronews: “Gli esperti concordano su alcuni punti: l’insegnamento diventerà più interattivo e digitale, ci saranno meno libri e più software per l’apprendimento. Le università e le imprese devono collaborare”.
Le imprese spesso lamentano la mancanza di competenze necessarie nel mondo di oggi.
“Oggi le università sono in ritardo rispetto a quelle che vengono chiamate competenze del ventunesimo secolo, come la programmazione”, sostiene Benjamin Vedrenne-Cloquet, ad di EdTech Europe. “Pochi studenti padroneggiano queste competenze. È una vera sfida”.
“Le università non stanno davvero aiutando gli studenti a capire il mondo del lavoro”, afferma l’ex ministra italiana dell’Istruzione Letizia Moratti. “È necessario un legame migliore tra mondo del lavoro e università”.
Come si colma il divario fra educazione e occupazione? Il summit è stato anche un luogo di incontro tra imprenditori e rappresentanti delle università. Tecniche moderne, come i corsi aperti in rete, possono giocare un ruolo cruciale.
“Ci sono sempre più studenti, di ogni tipo”, afferma Jörg Dräger, del consiglio di amministrazione di Bertelsmann Stiftung. “Le università devono preparare gli studenti al mondo del lavoro. Finora le università non sono riuscite a farvi fronte. Specialmente nell’educazione superiore la digitalizzazione e le tecnologie digitali renderanno possibile istruire sempre più persone con le giuste capacità per il mercato del lavoro”.